giovedì 21 maggio 2009

Barbecue: l'antica arte di cuocere col fuoco

Il vero e proprio barbecue consiste in una cottura lenta sopra un fuoco non troppo caldo, meglio se a una temperatura non superiore ai 100 gradi, che cuoce la carne senza seccarla; così anche i tagli duri come la punta di manzo e la spalla di maiale diventano umidi e teneri. Il segreto è la pazienza, dato che è necessario continuare ad aggiungere piccole quantità di combustibile per mantenere costante la temperatura.
La griglia, al contrario del barbecue, richiede un calore intenso, propagato in modo diretto o indiretto. La cottura diretta prevede di disporre il cibo su una grata o uno spiedo direttamente sopra la fiamma o le braci. E' ideale per piccoli tagli che cuociono in fretta, per la carne che volete abbrustolire lasciandola poco cotta all'interno, o i cibi umidi come la frutta, che resistono al calore. Per i tagli più grossi di carne o le verdure serve il calore indiretto: occorre sistemare il cibo a fianco della fonte di calore in modo da arrostirlo lentamente. Se usate la carbonella, disponetela su un lato solo della griglia o intorno ai bordi.

Queste e altre utilissime informazioni sul barbecue e la griglia sono parte del contenuto del Little Black Book del Barbecue di Astraea che trovate nelle migliori librerie e su www.ibs.it.

Buon barbecue!